lunedì 21 ottobre 2013

Sentire, ascoltare /112

Le maschere del cinema Amore erano appena svanite tra le pieghe del rosso drappo della sala Rubino; le voci degli attori vagolavano nel circolo del foyer come sinusoidi ovattate; gli spettatori sedevano.

Un uomo e una donna, senza sapere la presenza l'uno dell'altra, si incontravano ai rubinetti della toilette: e mentre le cannelle crosciavano sulle quattro mani e il film, a loro insaputa, mostrava un campo lungo della città di Milano, lui, guardando negli occhi di lei riflessi dallo specchio, disse: “è come se fosse un risveglio, come se fossimo amanti, come se in quella sala ci fosse casa nostra”.

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